Sbirri, sgherri, vassalli e
scherani,
non mancarono mai a tanti potenti.
Tardi, radi, lenti e sempre vani
furono come foglie esposte ai venti
i lamenti, i lagni, le tante disperate
invocazioni dei deboli o malnati,
furono respinte, vilipese, rifiutate |
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Chi si opponeva e forte
protestava
considerato fu solo vile plebaglia,
e ai Principi, Conti, Marchesi, dava
sprone e successo tutta gente risa.
A perdere quell'infinita minutaglia
più che l'impotenza fu l'ipocrisia.
Elso Simone Serpentini |