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Ermengildo Simoni (Enrico Sappia)
"MAZZINI. Storia della cospirazioni mazziniane",
traduzione e note a cura di Elso Simone Serpentini, Artemia Nova Editrice, 2020, pp.
524,
Euro 30.00
Nel 1869
apparve a Parigi, stampato dai librai editori Décembre et Alonnier (20, Rue
Suger, Place Saint André des Arts) Mazzini.
Histoire des conspirationnes mazziniennes.
A lungo gli storici ignorarono che il nome dell'autore indicato sul
frontespizio, Ermenegildo Simoni, non aveva una sua precisa identità, ma era
solo uno pseudonimo, uno dei tanti, usato da quello straordinario personaggio
che fu Enrico Sappia (1833-1906), che di Mazzini fu per anni agente segreto.
Che
Ermenegildo Simoni altri non fosse che Enrico Sappia lo certificarono
definitivamente Maurice Mauviel ed Elso Simone Serpentini nella loro biografia Enrico
Sappia. Cospiratore e agente segreto di Mazzini (Artemia
Edizioni, Mosciano Sant'Angelo, 2009). L'identificazione della vera identità
dell'autore del libro sulle cospirazioni mazziniane apparso in Francia, in
francese, in un periodo in cui a Parigi l'opposizione repubblicana appariva
assai attiva e la figura e l'influenza di Mazzini sulla politica francese erano
considerate assai poco rilevanti, ma risultava di un'audacia senza pari anche
solo evocare la figura di Felice Orsini, pur a distanza di anni dal suo
attentato a Napoleone III del 4 gennaio 1858. L'opera forniva la risposta ad
alcuni interrogativi e proponeva una lettura “dall'interno” del pensiero e
dell'azione di Mazzini, riportando alcuni documenti e svelando alcuni episodi di
cui solo lo stesso Mazzini poteva essere la fonte diretta.
La
consuetudine di Sappia di usare pseudonimi lo indusse perfino a usarne uno per
firmare una recensione sul libro da lui scritto con lo pseudonimo Ermenegildo
Simoni e a parlare di sé stesso in terza persona, accennando ad alcune
circostanze della propria vita senza svelare la sua vera identità e la sua
partecipazione diretta alla vicende da lui raccontate. La traduzione in italiano
del libro sulle cospirazioni mazziniane scritto da Enrico Sappia con lo
pseudonimo Ermenegildo Simoni, accompagnata da un ricco corredo di note e
commenti a piè pagina, mette finalmente a disposizione del lettore italiano la
lettura di un'opera in cui chi scrive e tratteggia il pensiero e l'opera di
Mazzini si serve delle indicazioni e dei suggerimenti dello stesso pensatore
genovese.
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